Se un condomino non esegue correttamente la raccolta differenziata chi è responsabile amministrativamente della violazione? Il singolo condomino o il condominio nel suo complesso? Per il tribunale di Torino il singolo perché la responsabilità è personale, per quello milanese invece il condominioperché è il soggetto che, nella veste di proprietario dei contenitori, si interfaccia con il Comune nella cura della raccolta differenziata.

 

Nelle città in cui la raccolta differenziata è a pieno regime, i condòmini, come i proprietari di abitazioni individuali, devono custodire i contenitori forniti dall'ente locale competente e provvedere al loro lavaggio e manutenzione.

L'amministratore, invece, in qualità di responsabile, deve:
  • comunicare ai condòmini le regole da rispettare in materia di vigilanza, conservazione e utilizzo dei contenitori,
  • determinare in quali parti di cortili e aree private devono essere collocati i bidoni;
  • indicare, nel rispetto del regolamento comunale, a quale distanza è necessario posizionare i recipienti rispetto a porte e finestre.

Detto questo, che cosa succede se uno o più condomini non eseguono correttamente la raccolta differenziata? La multa irrogata dal Comune è a carico del solo responsabile o dell'intero condominio? Due sentenze recenti rispondono al quesito con due opposte soluzioni.

Tribunale di Torino: la responsabilità è personale

La sentenza del tribunale piemontese libera il condominio dall'obbligo di pagare la multairrogata dal comune perché la responsabilità di chi viola una norma di diritto amministrativo è personale. Non si può chiedere all'ente condominio di vigilare su quello che i singoli condomini ripongono all'interno dei bidoni per la raccolta differenziata.

Questo perché l'art. 3 della legge n. 689/1981 prevede che "Nelle violazioni cui è applicabile una sanzione amministrativa ciascuno è responsabile della propria azione od omissione, cosciente e volontaria, sia essa dolosa o colposa." Il Comune quindi, prima d'irrogare la sanzione, deve procedere all'individuazione del responsabile della violazione amministrativa che, nel caso del condominio, può anche non essere il proprietario del singolo appartamento, ma magari l'inquilino o il comodatario.

Tribunale di Milano: il condominio è responsabile in via solidale

Il tribunale meneghino invece (sentenza n. 1047 de 13.2.2018) invocando l'art. 6 della stessa legge n. 689/1981, ritiene che il condominio sia tenuto a rispondere solidalmente al pagamento della multa con il singolo condomino colpevole.

La norma su cui si fonda questa decisione prevede infatti che "Il proprietario della cosa che servì o fu destinata a commettere la violazione o, in sua vece, l'usufruttuario o, se trattasi di bene immobile, il titolare di un diritto personale di godimento, è obbligato in solido con l'autore della violazione al pagamento della somma da questo dovuta se non prova che la cosa è stata utilizzata contro la sua volontà." Vero che, nel caso di specie, la multa è stata irrogata al condominio, per l'impossibilità d' individuare esattamente il trasgressore persona fisica. Il giudice milanese però, si spinge oltre, fornendo una motivazione più complessa, a sostegno della propria decisione. A suo giudizio infatti il condominio nel suo complesso è responsabile perché spetta a lui, nella veste di proprietario dei contenitori, interfacciarsi con il Comune per la raccolta differenziata. A lui spetta quindi curare la raccolta, non si può chiedere ai singoli di riporre personalmente i rifiuti nei contenitori. L'unico rapporto che lega infatti il Comune con i vari condòmini riguarda il pagamento della tassa per il servizio comunale.

 

Fonte: Studio Cataldi